Quando è che qualcuno desidera di non sentire?
Quando sente troppo dolore. Quando il dolore che sente gli sembra talmente insopportabile da preferire la morte.
E’ di questi giorni la notizia di Welby che, vivendo attaccato ad un respiratore da non so quanti anni, ha chiesto in una lettera aperta al Presidente della Repubblica di poter morire.
L’eutanasia.
Non so se esistano buone morti, ma sicuramente esistono buone vite e quella di quell’uomo non so quanto possa dirsi tale.
Forse ha ragione lui.
Quanto a quelli che, dotati di braccia e gambe funzionanti, che possono consentire loro di muoversi e di fare, di occhi per curiosare, di bocca per dire e baciare, scelgono il testamento … credo che di buono in quelle morti ci sia ben poco.
Il ritorno dei morti viventi.
Dire, fare baciare, lettera o testamento. Ci giocavate mai da piccoli?
Certo è che se qualcuno desidera di non sentire, qualcosa ancora sente.
Non sei completamente morto ma non continuerei a scherzare con il fuoco perché ti potresti ustionare a tal punto da carbonizzare tutti i recettori sensoriali, compresi quelli del dolore, si intende.
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