Seminario: "Il giardiniere dell'anima" - La semina

E’ arrivato il tempo di seminare, gettare i semi alla giusta profondità, all’interno di quei solchi precedentemente scavati.
Azione che prevede il coraggio di abbracciare la possibilità, di aprirsi alla bellezza dell’atto, generatore di piante rigogliose, nonostante le esperienze abortive in cui il seme gettato è morto, causa il gelo, la grandine o le cavallette, corvi neri di cattivo auspicio.

Senza caricarsi di aspettative, destinate alla delusione, fecondare ed essere fecondati per il piacere di farlo, così che quel piacere non possa essere distrutto ma possa, anzi, essere il preludio di futuri piaceri.

Uno dei possibili interrogativi che potremmo porci riguarda, ammesso che nella vita si coltivi qualcosa, i mezzi con cui lo si fa e che cosa si coltiva, dato che non sono ininfluenti, sia per se stessi che per gli altri, il come e il cosa.

“Chi semina vento, raccoglie tempesta … quello coltiva la serpe in seno, … semina zizzania …” sento pronunciare da bocche esperte, che di solito si aprono solo per dire l’essenziale, come è consueto per chi ha già visto e sentito tante cose.
Le frasi semplici sono le più efficaci, arrivano dirette al cuore della questione: è da ciò che seminiamo che dipenderà, in larga misura, ciò che raccoglieremo.
Questo incontro si propone principalmente di confrontarsi con la propria capacità di “seminare”, dato che troppe volte si fanno i bilanci dei raccolti, senza tenere in considerazione il “lavoro” che li ha preceduti per cui tali raccolti divengono immodificabili, legati alla buona o alla cattiva sorte.

LUOGO: Via G. del Papa, 88 50053 Empoli (FI)

ORA E DATA: Sabato 14 Marzo 2009 ore 14:30

Per iscrizioni: Seminario La semina - "Il giardiniere dell'anima"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tempo di seminare o di raccogliere, credo sia sempre arduo stabilire quale precede e quale segue, quando soprattutto come in una gravidanza s'impianta. L'accento sul come e cosa a me sembra il giusto modo di procedere, e poi l'altro che parla del confronto con le proprie capacità di seminare, che riconduce il tutto all'autodeterminazione, alla responsabilità e da lì direttamente alle possibilità di crescita, non importa quanto difficoltose e o dolorose.
Già si palesano croma di germogli, già gli odori inebriano....la primavera del "giardiniere dell'anima".
Sergio Salvi