Mario ha detto:

"Nun te piglià collera. Doppo duie anne, me sò abituato. 'A vita mia me l' 'aggio accunciata comme me piace a me. 'A notte ce veco ... quanno dormo. Dint' 'o suonno veco 'o munno comme vogl'io, 'a gente comme piace a me. E me fa pena 'a gente ca ce vede pecché 'a notte se cocca stanca e nun se pò sunnà niente. E allora, vamm' 'o lieve 'a capa ... siccome 'e notte ce veco, 'e iuorno me pare comme si l'ate fòsseno tutte cecate. E vulesse na cosa sola ... Ca vedesseno 'e iuorno tale a quale comme io veco 'e notte."

E. De Filippo, Occhiali neri,1945

2 commenti:

Anonimo ha detto...

VIVO E, D'IMPROVVISO MI TROVO A PENSARE A VOI

C'è tanta gente intorno a me.. prende il sole,chiacchiera, scherza, gioca, dorme, ride, si annoia, si spalma, si lamenta, piange, cotruisce castelli di sabbia e di rabbia.

Cammino sola sulla spiaggia.

Sento il mare, il suo suono imponente, pieno di vita sommersa.

Un uomo vende aquiloni; cammina sulla sabbia con fatica...
Fa caldo e gocce di sudore rigano la fronte e braccia.
Si sente l'odore della sua fatica.

Non si spiega perchè non riesce a vendere aquiloni.

"Bambino, vuoi un aquilone? Te lo regalo"

Per far volare un aquilone non basta il vento e l'aquilone.
Per far volare un aquilone occorre fatica e forza e perseveranza, altrimenti non va dove vogliamo noi;
Occorre attenzione a dove si mettono i piedi, a come tira il vento, a non far male a qualcuno;
e se il filo lede le mani, dolore e sangue.
Ed occorre entusiasmo e gioia e bellezza di occhi da bambino.

Il nostro aquilone è già partito da un pezzo,
Teniano forte il nostro filo, ragazzi.

Anonimo ha detto...

DIARIO DI BORDO


Questa volta il viaggio lo facciamo in barca.
La nostra barca è piccola, ma a me sembra gigante...quando arrivo alzo la testa per vedere l'oblò e per salire dobbiamo fare tanti scalini.

...questa nave fa duemila nodi
in mezzo ai ghiacci tropicali
ed ha un motore di un milione di cavalli
che al posto degli zoccoli hanno le ali.
La nave è fulmine, torpedine, miccia, scintillante bellezza, fosforo e fantasia,
molecole d'acciaio, pistone, rabbia,
guerra, lampo e poesia...

E il Capitano è sempre lì che ci aspetta..

...guarda i muscoli del capitano
tutti di plastica e di metano
guardalo nella notte che viene
quanto sangue nelle vene.
Il capitano non tiene mai paura
dritto sul cassero fuma la pipa
in questa alba fresca e scura
che assomiglia un pò alla vita...

Ognuno arriva da terra con il suo pesante bagaglio.
Eh si, che fatica salire le scale, tirarsi dietro la valigia e aprirla,mostrare le nostre cose:
batticuori,imbarazzi, silenzi, stanchezza,buio,bramosie, rigidità, cecità...

Quando si apre una valigia, qualsiasi cosa esca è una ricchezza per tutti noi...che meraviglia...gli affetti riempiono l'anima..

Andando in barca, spesso arrivano le tempeste che sconvolgono i piani ragionevoli che ci tengono in equilibrio... ma quando torna la calma, si riescono a vedere i pesciolini rossi...

...c'è in mezzo al mare una donna bianca
così enorme nella luce delle stelle, così bella che a guardarla uno non si stanca...

Ricordo tempi in cui non riuscivo a fare niente per mandare avanti la barca e qualcuno, invece, riusciva a tuffarsi e a prendere persino delle perle.. remava anche per me...

...e in questa notte elettrica e veloce...il futuro è una palla di cannone accesa e noi lo stiamo quasi raggiungendo..

Nonostante noi, la nostra barca percorre navi e fiumi, e gli occhi e il cuore si colmano di cose nuove che, so per certo,saranno presenze da ora in poi.

...ma io non vedo niente, c'è solo un pò di nebbia che annuncia il sole,
andiamo avanti tranquillamente...



"I muscoli del capitano", De Gregori