Anch'io sono uscita nauseata la sera prima dal senso di vuoto e dall'inganno. Caffe' filosofico lo hanno chiamato quando di caffé nemmeno l'odore e di filosofico niente di quello che la filosofia era ed è nella sua essenza: domanda universale per la vita di ciascuno. Cosi' come la poesia che presta la voce del singolo per esprimere quella di molti: per questo ci com_muoviamo leggendo un verso che parla di sentimenti e di emozioni perché sentiamo che quelle parole sono anche per noi. E non è lo stesso se parliamo di giustizia, di libertà, di etica? Possiamo parlarne come beni universali sapendo e sperimentando come la loro negazione passa attraverso di noi e ci ferisce l'anima? Non le discipline separano ma la supponenza e la menzogna che seppelliscono la parte creativa, vitale che le anima tutte. Il desiderio vive in loro, desiderio di conoscere, di sentire, di esprimersi............
Desiderare e resistere...proviamoci.
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