La linea dell'orizzonte

Quando, a seguito di un'intuizione, neghiamo l'importanza dell'apparente stallo che l'ha preceduta, sprofondiamo nella depressione.
Così, non ci predisponiamo ad accogliere il nuovo orizzonte, che è anche figlio della frustrazione, del dolore e dell'ignoranza ma, con uno sguardo severo al passato, ci preoccupiamo solo del tempo perduto e di quanto non avevamo capito. E' in quell'attimo che perdiamo tutto, di nuovo.
E' solo la continuità che, attraverso il riconoscimento della strada percorsa, ci mantiene vitali.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...imparare le lingue del mondo,

imparare a parlare,

a passare tra la pioggia e la

polvere, tra la terrra e il mare,

che viaggiare non è solamente
partire,

partire e tornare,

ma è imparare le lingue degli altri,
imparare ad amare..


"Cuore di cane", F. Mannoia