Galline in fuga

Una delle note questioni italiane che si dice (lo diceva in treno l'altro giorno una, piuttosto antipatica devo dire, che ho avuto la sfiga di avere accanto: "no, perchè della fuga dei cervelli all'estero ...ne vogliamo parlare? no, dico ... ne vogliamo parlare?" e lo stava dicendo a un povero ragazzo spaurito che più che conversare sembrava cercasse alla meglio di incassare i colpi che questa tipa gli stava magistralmente somministrando! ... Conclusione: il suo cervello, purtroppo, non era fuggito all'estero, a discapito di tutti noi) condizioni in termini negativi la già precaria posizione dell'Italia rispetto agli altri paesi ,è la "fuga dei cervelli" che se ne vanno in America o non so dove perchè lì sembra che trovino il giusto riconoscimento alla loro intelligenza e al loro lavoro. Insomma non sfrutteremmo abbastanza le nostre risorse interne.
La questione che si pone a me, invece, è la fuga dei cervelli "di gallina?" altrove, non all'estero ma comunque lontano dalla possibilità di valorizzare quelle capacità che, se utilizzate, consentirebbero loro di non sentirsi senza speranza. E' vero anche che, se ciò non fosse, non si tratterebbe di cervelli di gallina o di galletto (così coinvolgiamo anche l'altra metà della mela).

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