Io ho in mente una magia, mentre scrivo queste righe, che ho sperimentato più volte e che è l'aspressione diretta dell'essere fecondata. Un seme potenzialmente vitale da far crescere con tutto quello che da lì in poi avrei potuto saputo scegliere per me. In quei momenti i silenzi degli altri avevano poca importanza perchè non mi riguardavano.
L'intensità che supera il silenzio.
Mi domando come mai tu non sia uscita da quella stanza con le parole sentite piuttosto che con i silenzi di alcuni, che sono i loro silenzi e che se non fanno eco ai tuoi - il silenzio si esprime in tanti modi, talvolta anche parlando - non dovrebbero pesarti così tanto.
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