Penso che dovremmo sempre cogliere l'opportunità del confronto, che è dialettica, che è rapporto, che è vita.
E' solo la paura di sgretolarsi in mille pezzi, di non reggere l'opinione altrui, di non potersi immaginare in un modo diverso da ciò che siamo, che costringe ad andarsene, a fuggire via, mettendo una colata di cemento mortale su un terreno, di per sè, fertile.
1 commento:
SE QUELLE MURA AVESSERO POTUTO..
Avrebbero visto donne vive, belle. impaurite, coraggiose, determinate, insicure,
donne uniche, legate dalla sperimentazione della sofferenza nella vita e dal loro modo diverso di subirla, accettarla e combatterla.
Avrebbero visto le risate,il pianto, la rabbia, il buio, la luce, la serenità...
Avrebbero udito le voci forti, dure, dolci e calde, intense, accoglienti, tremanti, rassicuranti, musicali...
Avrebbero visto donne che amano intensamente e donne che, nella sofferenza dell'abbandono, hanno perso la stima di sè stesse, la credibilità nelle proprie potenzialità e nelle proprie capacità.
Avrebbero respirato il profumo di quelle donne, della loro leggerezza e pesantezza, dell'amarezza, del sudore, della disponibilità, della vitalità.
Avrebbero visto la luce e il calore di un'immagine riflessa negli occhi di un altro.
Avrebbero visto la luce e il calore di un abbraccio.
Avrebbero visto la luce e il calore di uno sguardo.
Se avessero potuto parlare
avrebbero detto:
Qualcuno c'è.
Basta cercare e accogliere.
E decidere di ricominciare a vivere.
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