Il mare che conosco è un bel mare,
profondo se ne gusta il fondo.
L'accarezza una brezza leggera e
ne increspa le labbra umide
con gli occhi vivaci.
Un tutt'uno nel tondo che
tutto rappacifica.
Dono generoso di ricchezza
emerge dagli abissi
ogni qual volta un gabbiano si tuffi in esso
per cercarvi nutrimento.
Da che io abbia memoria è lì,
per tutti, e si muove,
ruggisce,
si ritira e si apre,
ruota e avanza,
corre e si placa e
continua a esserci.
Francesca
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