... non penso al movimento che voglio fare.
Il movimento si fa da solo e mi muove ... prima un braccio,
poi l'altro, poi le gambe, il bacino,
il collo, la testa ... i capelli fluttuano ...
il mio corpo si lascia danzare,
esplorando forme diverse, nuove ... e
la vergogna lascia spazio ad una perfetta armonia.
E così mi lascio sedurre dal richiamo di un linguaggio antico,
che non ricordo,
ma che riconosco come
familiare,
autentico,
indispensabile ...
1 commento:
più che una danza mi viene in mente un atto d'amore, un'amplesso nel quale si impara piano piano a lasciarsi andare a far si che il corpo si muova da solo l'istinto ti guida, ti fa sciogliere anche quei lacci che ti tenevano e alla fine scopri che il movimento è dolce, travolgente...
Claudia
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