La miseria non è l'ultima dea

"Una delle condizioni più misere delle epoche infelici non è rimpiangere vanamente la felicità, ma averla totalmente dimenticata".

Vitaliano Brancati

Un'immagine che mi è sempre rimasta impressa indelebilmente nella memoria, pur fortunatamente senza averla vista coi miei occhi, riguarda la liberazione dai campi di sterminio ...mucchietti di ossa, tenuti insieme dalla disperazione e dall'istinto di sopravvivenza, donne e uomini vivi per sbaglio, rimasti immobili nella assoluta impotenza, incapaci di rappresentarsi, prima che di percorrere, una via verso la libertà ... la riprova che l'essere umano si abitua a tutto, anche alla disumanità ed è solo allora che un progetto di sterminio trionfa definitivamente ... ogni tanto questa immagine compare di fronte al mio occhio ...ogni qual volta mi sembra che la disumanità, nelle sue forme più varie, trionfi sull'umanità, il cui tratto distintivo, tra altri, è proprio la speranza ... non tanto il dolore, per quanto atroce, è spaventoso, quanto la percezione del medesimo come immutabile e normale, perchè non lo è affatto.

1 commento:

Francesco ha detto...

Sono d'accordo con Vitaliano Brancati