"In certi momenti mi sembrava che il mondo stesse diventando tutto di pietra: una lenta pietrificazione più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi, ma che non risparmiava nessun aspetto della vita. Era come se nessuno potesse sfuggire allo sguardo inesorabile della Medusa".
[...]
"L'unico eroe capace di tagliare la testa della Medusa è Perseo, che vola coi sandali alati, Perseo che non rivolge il suo sguardo sul volto della Gorgone, ma solo sulla sua immagine riflessa nello scudo di bronzo ... per tagliare la testa di Medusa senza lasciarsi pietrificare, Perseo si sostiene su ciò che vi è di più leggero: i venti e le nuvole, e spinge il suo sguardo su ciò che può rivelarglisi solo in una visione indiretta, in un'immagine catturata da uno specchio".
" [Occorre] delicatezza d'animo per essere un Perseo, vincitore di mostri: Perchè la ruvida sabbia non sciupi la testa anguicrinata, egli rende soffice il terreno con uno strato di foglie, vi stende sopra dei ramoscelli nati sott'acqua e vi depone la testa di Medusa a faccia in giù.
Mi sembra che la leggerezza di cui Perseo è l'eroe non potrebbe essere meglio rappresentata da questo verso di rinfrescante gentilezza verso quell'essere mostruoso e tremendo ma anche in qualche modo deteriorabile, fragile"(Calvino, Lezioni americane,1993).
E' con la forza della leggerezza, dunque, che è possibile difendersi dallo sguardo distruttivo di chi è, morto dentro, vuole uccidere anche l'umanità dell'altro.
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