La cognizione del dolore


Dolore.

Quello di una vita.
Quello che non si racconta.
Quello inconsolabile.
-Non potrebbe esserci consolazione che
non lo renderebbe peggiore-
Quello degli otto anni.
Quello che riconosco,
tra gioia e gioia,
negli occhi di mio figlio.
Quello che si nasconde sotto ogni bellezza.
Quello che,
scavando scavando,
trovo sempre,
dappertutto.
Quello che dà il senso all'esistenza.
Quello che me la fa amare così tanto.
Che mi fa sperare
così tanto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tante volte vorrei toglierle il dolore che vedo,
lo sento, anche se non parla, se non racconta, se non mi guarda, se passa oltre.
Un abbraccio è tutto ciò che posso darle, sperando che da quello passi tutto.
Non c'è bisogno che io dica.
Sta tutto lì dentro, senza parole.
Non si vorrebbe veder soffrire, ma solo gioire la persona che amiamo.
Si vorrebbe proteggere dalla sofferenza, e si soffre inevitabilmente di questa impotenza.
Elena,
vorrei regalarti il cielo, il sole, un fiore, i miei sogni più belli,la speranza.
Ti regalo un abbraccio.