Lettera a una bambina nata

Il giorno più bello della mia vita, 26 ottobre 2001, 45 giorni prima la caduta delle torri gemelle, il giorno più triste degli ultimi anni.
La vita, per fortuna, procede e il giorno della tua nascita arrivò.
Tu, cara Bianca, in pochi mesi, di avventure ne avevi già passate molte, dal giorno che sei stata scoperta in grembo a mamma, già lottavi con litri e litri di acqua mortale. Si,proprio così, l'iperstimolazione ovarica alla quale era stata sottoposta mamma aveva creato tutti i presupposti per rendere quest'acqua mortale.
Fui raggiunto telefonicamente da mamma mentre mi trovavo in superstrada: mi diceva con voce squillante che dentro il suo utero c'era una vita, superminuscola, ma una vita c'era, però doveva lottare con la presenza di acqua minacciosa, paurosa.
Io ho sempre avuto timore dell'acqua, so nuotare bene ma l'acqua alta mi soffoca, questa,però, era un'altra paura.
La notte sognavo male, mi rigiravo nel letto, mi svegliavo tutto sudato ... ero angosciato, sognavo di trovarmi nel mare in tempesta in preda ad un mare agitato, tumultuoso.
Proprio in quel periodo, mi recavo spesso in piscina a fare terapia, dovevo recuperare da un infortunio fastidioso, mi trovavo in acqua profonda e questo mi assillava, vedovo l'acqua di colore più scuro, chiudevo gli occhi e respiravo profondamente per ritrovare una dimensione sana.
La fase difficile per fortuna passò e in fretta, i litri di acqua iniziarono a scemare pian piano e la vita prendeva forza, vitalità.
L'acqua, da nemico da battere, diventava piano piano forma vitale, necessaria alla tua corretta crescita, era perfino ristoratrice perchè all'interno della placenta tutto procedeva regolarmente.
Poi arrivò l'atteso giorno, erano le 17.30 di un caldissimo giorno di ottobre, insolito in autunno, ma forse un segno del destino, tutto quel calore, fuori si stava in maglietta, servì a far evaporare tutta l'acqua in eccesso, un'acqua salvatrice, purificatrice.
Ora guardandoti,manca poco al primo giorno di scuola, ti vedo muoverti fluida, proprio come l'acqua di cui sei stata compagna per molto tempo.
Andrea

1 commento:

Anonimo ha detto...

rileggerla è meraviglioso, grazie per avermela pubblicata

Andrea