Bla

Con un colpo al plesso solare mi svegliai a bocca spalancata. Albeggiava. Chiarori rosa  mi carezzavano come piume. Alcuni dei miei arditi compagni stavano sempre dormendo, avvolti da quella magica passione che chiamiamo sonno.

Un punto di vista rivoluzionario si accese: il mio confine non e' la mia pelle. Ed e' inutile la schietta sfida a quest'evidenza. 

Gioia e dolore si baciano mentre sento la spiaggia sotto i piedi, il mare che brilla spensierato, il calore dei primi raggi sulla pelle, il respiro degli altri, le penne che scrivono, le sedie che scricchiolano. Sono spensierato. Ho solo questo tratto di penna da seguire che si definisce istante dopo istante, mentre scrivo la parola piu' completa. Bla

Lorenzo

1 commento:

Lorenzo ha detto...

Se Tempo e Spazio, come i Saggi dicono,
sono cose che mai potranno essere,
il sole che non cede al mutamento
non è per nulla superiore a noi.
Così perché, Amore, dovremmo sperare
Di vivere un secolo intero?
La farfalla che vive un solo giorno
È già vissuta per l'eternità.

I fiori che ti diedi allorchè la rugiada
Tremolava sul tralcio rampicante,
prima che l'ape volasse a suggere
la rosellina di macchia erano già appassiti.
Così affrettiamoci a coglierne ancora
Senza tristezza se poi languiranno;
i nostri giorni d'amore sono pochi:
facciamo almeno che siano divini.

TS Eliot