Sogni

3 commenti:

Roberta ha detto...

Il custode del faro
……..«Un’onda s’infrange e subito ne arriva un’altra»
«Dov’è il presente ?»
«Per te è tutt’intorno,come il mare.Per me,invece,il mare non e’ mai fermo,sempre in movimento.Non ho mai vissuto a lungo sulla terra ferma e non conosco bene le cose della terra.So solo riconoscere la marea che si ritira e quella che arriva.»
«Cosa si ritira ?»
«la mia vita»
«Cosa sta arrivando?»
«la tua vita.Sarai tu il prossimo custode del faro»

«Raccontami una storia
«Che storia ?»
«Una a lieto fine.»
«Non ne troverai una in tutto il mondo.»
«Nessun lieto fine ,dunque?»
«Nessuna fine.»

«Raccontami una storia.»
«Che storia?»
«Una che ricomincia sempre da capo.»
«Quella e’ la storia della vita.»
«Vuoi dire che è anche la storia della mia vita?»
«Solo se tu la racconti.»

……..Siamo qui, siamo là, non siamo né qui né là, turbiniamo come particelle di polvere, rivendicando per noi stessi i diritti dell'universo. Siamo importanti, non siamo niente, intrappolati in vite di nostra produzione che non abbiamo mai desiderato. Fuggiamo, tentiamo di nuovo, domandandoci perché il passato ci segua e se sia possibile parlare del passato. Quale parte della tua vita verrà sommersa dalle onde e quale t'illuminerà come un faro, riportandoti a casa?Ci raccomandano di non privilegiare una storia a scapito di un'altra. Tutte le storie devono essere raccontate. Be', forse è vero, tutte le storie sono degne di essere ascoltate ma non tutte le storie sono degne di essere raccontate. Quando mi volto a guardare la distesa d'acqua che chiamo la mia vita, mi vedo nel faro .. o nella locanda, o sul bordo della scogliera a cercare fossili che erano risultati essere altre vite. La mia vita. La sua vita.Noi legati l'uno all'altro, sospinti dalle maree, attratti dalla luna, mentre il passato, il presente e il futuro s'infrangono nell'onda.
Le storie che voglio raccontare illumineranno una parte della mia vita e lasceranno il resto nel buio.
Non c'è bisogno che voi sappiate tutto. Non esiste il tutto. Sono le storie stesse a creare il significato.
La narrazione continua dell'esistenza è una bugia. Non esiste una narrazione continua ma solo dei momenti di luce e il resto è soltanto buio. Eccola, la luce sull'acqua. La tua storia. La mia. …Deve essere vista per essere creduta. E deve essere ascoltata. Nel chiacchiericcio senza fine della narrazione, al di sopra del chiasso quotidiano, la storia attende di essere ascoltata. C'è chi dice che le storie migliori sono quelle senza parole ma lo dice solo perché non è vissuto al faro. È vero che le parole si perdono e che le cose importanti spesso non vengono dette. Le cose importanti si apprendono dai gesti, dai volti, non dalle nostre lingue inceppate. Lo so. Ma so anche altre cose, perché sono vissuta al faro. … Abbassa il volume del chiasso quotidiano e per prima cosa avrai il sollievo del silenzio. E poi, senza clamore, così come ritorna la luce, il significato ritorna. Le parole sono la parte di silenzio che può essere espressa.

Jeannette Winterson

Roberta ha detto...

Il custode del faro
……..«Un’onda s’infrange e subito ne arriva un’altra»
«Dov’è il presente ?»
«Per te è tutt’intorno,come il mare.Per me,invece,il mare non e’ mai fermo,sempre in movimento.Non ho mai vissuto a lungo sulla terra ferma e non conosco bene le cose della terra.So solo riconoscere la marea che si ritira e quella che arriva.»
«Cosa si ritira ?»
«la mia vita»
«Cosa sta arrivando?»
«la tua vita.Sarai tu il prossimo custode del faro»

«Raccontami una storia
«Che storia ?»
«Una a lieto fine.»
«Non ne troverai una in tutto il mondo.»
«Nessun lieto fine ,dunque?»
«Nessuna fine.»

«Raccontami una storia.»
«Che storia?»
«Una che ricomincia sempre da capo.»
«Quella e’ la storia della vita.»
«Vuoi dire che è anche la storia della mia vita?»
«Solo se tu la racconti.»

……..Siamo qui, siamo là, non siamo né qui né là, turbiniamo come particelle di polvere, rivendicando per noi stessi i diritti dell'universo. Siamo importanti, non siamo niente, intrappolati in vite di nostra produzione che non abbiamo mai desiderato. Fuggiamo, tentiamo di nuovo, domandandoci perché il passato ci segua e se sia possibile parlare del passato. Quale parte della tua vita verrà sommersa dalle onde e quale t'illuminerà come un faro, riportandoti a casa?Ci raccomandano di non privilegiare una storia a scapito di un'altra. Tutte le storie devono essere raccontate. Be', forse è vero, tutte le storie sono degne di essere ascoltate ma non tutte le storie sono degne di essere raccontate. Quando mi volto a guardare la distesa d'acqua che chiamo la mia vita, mi vedo nel faro .. o nella locanda, o sul bordo della scogliera a cercare fossili che erano risultati essere altre vite. La mia vita. La sua vita.Noi legati l'uno all'altro, sospinti dalle maree, attratti dalla luna, mentre il passato, il presente e il futuro s'infrangono nell'onda.
Le storie che voglio raccontare illumineranno una parte della mia vita e lasceranno il resto nel buio.
Non c'è bisogno che voi sappiate tutto. Non esiste il tutto. Sono le storie stesse a creare il significato.
La narrazione continua dell'esistenza è una bugia. Non esiste una narrazione continua ma solo dei momenti di luce e il resto è soltanto buio. Eccola, la luce sull'acqua. La tua storia. La mia. …Deve essere vista per essere creduta. E deve essere ascoltata. Nel chiacchiericcio senza fine della narrazione, al di sopra del chiasso quotidiano, la storia attende di essere ascoltata. C'è chi dice che le storie migliori sono quelle senza parole ma lo dice solo perché non è vissuto al faro. È vero che le parole si perdono e che le cose importanti spesso non vengono dette. Le cose importanti si apprendono dai gesti, dai volti, non dalle nostre lingue inceppate. Lo so. Ma so anche altre cose, perché sono vissuta al faro. … Abbassa il volume del chiasso quotidiano e per prima cosa avrai il sollievo del silenzio. E poi, senza clamore, così come ritorna la luce, il significato ritorna. Le parole sono la parte di silenzio che può essere espressa.

Jeannette Winterson

Roberta ha detto...

Il custode del faro
……..«Un’onda s’infrange e subito ne arriva un’altra»
«Dov’è il presente ?»
«Per te è tutt’intorno,come il mare.Per me,invece,il mare non e’ mai fermo,sempre in movimento.Non ho mai vissuto a lungo sulla terra ferma e non conosco bene le cose della terra.So solo riconoscere la marea che si ritira e quella che arriva.»
«Cosa si ritira ?»
«la mia vita»
«Cosa sta arrivando?»
«la tua vita.Sarai tu il prossimo custode del faro»

«Raccontami una storia
«Che storia ?»
«Una a lieto fine.»
«Non ne troverai una in tutto il mondo.»
«Nessun lieto fine ,dunque?»
«Nessuna fine.»

«Raccontami una storia.»
«Che storia?»
«Una che ricomincia sempre da capo.»
«Quella e’ la storia della vita.»
«Vuoi dire che è anche la storia della mia vita?»
«Solo se tu la racconti.»

……..Siamo qui, siamo là, non siamo né qui né là, turbiniamo come particelle di polvere, rivendicando per noi stessi i diritti dell'universo. Siamo importanti, non siamo niente, intrappolati in vite di nostra produzione che non abbiamo mai desiderato. Fuggiamo, tentiamo di nuovo, domandandoci perché il passato ci segua e se sia possibile parlare del passato. Quale parte della tua vita verrà sommersa dalle onde e quale t'illuminerà come un faro, riportandoti a casa?Ci raccomandano di non privilegiare una storia a scapito di un'altra. Tutte le storie devono essere raccontate. Be', forse è vero, tutte le storie sono degne di essere ascoltate ma non tutte le storie sono degne di essere raccontate. Quando mi volto a guardare la distesa d'acqua che chiamo la mia vita, mi vedo nel faro .. o nella locanda, o sul bordo della scogliera a cercare fossili che erano risultati essere altre vite. La mia vita. La sua vita.Noi legati l'uno all'altro, sospinti dalle maree, attratti dalla luna, mentre il passato, il presente e il futuro s'infrangono nell'onda.
Le storie che voglio raccontare illumineranno una parte della mia vita e lasceranno il resto nel buio.
Non c'è bisogno che voi sappiate tutto. Non esiste il tutto. Sono le storie stesse a creare il significato.
La narrazione continua dell'esistenza è una bugia. Non esiste una narrazione continua ma solo dei momenti di luce e il resto è soltanto buio. Eccola, la luce sull'acqua. La tua storia. La mia. …Deve essere vista per essere creduta. E deve essere ascoltata. Nel chiacchiericcio senza fine della narrazione, al di sopra del chiasso quotidiano, la storia attende di essere ascoltata. C'è chi dice che le storie migliori sono quelle senza parole ma lo dice solo perché non è vissuto al faro. È vero che le parole si perdono e che le cose importanti spesso non vengono dette. Le cose importanti si apprendono dai gesti, dai volti, non dalle nostre lingue inceppate. Lo so. Ma so anche altre cose, perché sono vissuta al faro. … Abbassa il volume del chiasso quotidiano e per prima cosa avrai il sollievo del silenzio. E poi, senza clamore, così come ritorna la luce, il significato ritorna. Le parole sono la parte di silenzio che può essere espressa.

Jeannette Winterson