Ora che sei venuta


Ora che sei venuta,
che con passo di danza sei entrata
nella mia vita
quasi folata in una stanza chiusa -
a festeggiarti, bene tanto atteso,
le parole mi mancano e la voce
e tacerti vicino già mi basta.

Il pigolìo così che assorda il bosco
al nascere dell'alba, ammutolisce,
quando sull'orizzonte balza il sole.


Ma te la mia inquietudine cercava
quando ragazzo
nella notte d'estate mi facevo
alla finestra come soffocato:
che non sapevo, m'affannava il cuore.
E tutte tue sono le parole
che, come l'acqua all'orlo che trabocca,
alla bocca venivano da sole,
ore deserte, quando s'avanzavan
puerilmente le mie labbra d'uomo
da sè per desiderio di baciare ...

(C. Sbarbaro, Ora che sei venuta)

4 commenti:

Agnese ha detto...

"Tu che sei parte di me e lasci fuochi, piccole tracce per riportarmi a casa.
Tu che sei parte di me
ultima luce, ultima insegna accesa.
Tu che sei parte di me
e sciogli i fili, le resistenze,
le mie mani chiuse.
Tu che sei parte di me, stai nei sogni, e mi fai sorridere."

Roberta ha detto...

Se guardo indietro vedo una donna, una donna sul chi va là,
con le mani strette a tenere la corda che le permetteva di impostare e proteggere le povere e poche cose che credeva di possedere.
Pensava che quelle cose fossero importanti e belle , e le teneva strette.
Aveva paura che qualcuno gliele potesse portare via.
Una donna troppo impegnata a mantenere il suo potere tanto da non vedere null'altro, e ancor peggio, a distruggere l'altro.

Oggi vedo una donna,
disposta condividere.
Vedo una donna che riesce a stare anche a testa alta,e non per orgoglio.
una donna che riesce a guardare gli altri negli occhi e sentire la loro bellezza,
una donna che riesce ad amare,
a dire si e no con amore.
Una donna che intuisce il confine con l'altro,
che arricchisce e si fa arricchire dall'altro.
E il suo cuore, che prima batteva solo di paura, ora batte anche d'amore.
E le sue mani chiuse a tenere,
ora sono aperte al mondo.
Oggi vedo la stessa donna,
e,anche se, di tempo ne è passato,
tante delle rughe della sua anima , si sono appianate.

Non so come sarà nel futuro,
anzi,si,lo so.

kabyr ha detto...

La calma.....innaturale che ora mi pervade è giunta dopo una burrasca di emozioni: la mia nave dei sentimenti è stata sbattuta dai flutti, scossa dal vento, aggredida dai marosi. Come un uragano tropicale, inatteso e violentissimo, il cielo si è improvvisamente oscurato e la brezza ha subito rinforzato rivelando ben presto l'attacco che gli elementi stavano per perpretare. Pochi attimi prima veleggiavo sull'oceano trasparente e calmo dell'Amore, spinto dal vento della passione, guidato dalla mia stella,.... Lei. Mi sono ritrovato al timone del mio cuore... in balia delle onde agitate di un addio non detto,... sotto gli scrosci salmastri del sospetto,... vedevo l'acqua delle spiegazioni non date, delle chiamate non risposte, delle attese vane, entrare dai boccaporti, correre sul ponte, insinuarsi tra gli oblò con l'intento di bagnare e ricoprire di sale il mio rapporto con Lei. Guidate da una mente invisibile ma determinata, indifferente al grido implorante "Perchè?".... "Perchè?".... le onde hanno aggredito tutto: la tenerezza, la dolcezza, i battiti di cuore, le lunghe passeggiate mano nella mano, i tuffi nei suoi occhi, i respiri affannati di un amplesso inatteso....tutto. Nulla è rimasto. ........ Mi sono ritrovato naufrago sulla desolata battigia della solitudine, incapace di muovere un passo in alcuna direzione, riluttante ad alzarmi e col desiderio, presto sopito, di rinunciare........ No. Non avrei rinunciato. Raccolsi le poche cose della mia storia con Lei, che il mare mi stava restituendo, le riposi con cura in una cassa e cominciai a costruire la mia zattera. I ricordi... ...sono nostri frammenti di vita, sono la nostra storia, non si possono gettare, non si possono cambiare, ma ci possono strappare un sorriso quando saliti nella soffitta della nostra mente, apriamo il baule dei ricordi e ritroviamo un amore, una speranza disattesa, una lettera...il sole ha ormai asciugato le lacrime, ma solo loro ti permettono di capire che quello che hai perso era per te importante, non un gioco, non una ridicola gara a riempire il carniere. Riavutomi dal fortunale ho vagato sulla spiaggia desolata, ho raccolto quanto il mare mi ha restituito e ho guardato i primi raggi di un sole nascente bucare la spessa coltre di nubi che si stava allontanando. Alcuni semplici attrezzi, la speranza, il desiderio di un nuovo incontro, la gioia di un sorriso mi hanno aiutato a costruire la mia zattera. Ben presto è diventata una nuova imbarcazione più grande, più bella, pronta per partire alla volta di un nuovo oceano d'Amore, incapace però di difendersi dalle burrasche dei sentimenti, perchè... non c'è difesa. Quando ami non puoi difenderti. Quando il tuo cuore ama è alla mercè della persona amata, glielo porgi con le mani a coppa perchè possa metterlo accanto al suo e così facendo si inneschi quel magico effetto dell'Amore corrisposto, capace di sprigionare calore al punto da paragonare ad un cerino, il magma di un vulcano."kabyr"

kabyr ha detto...

complimenti per il tuo blog