Le invasioni barbariche

" ... nella mia natura c'è una silenziosa richiesta di cauta lentezza, potrei definirla anche pudore ...
E' con calma che mi piace vedere muovere cose e persone, come se ogni rumore improvviso fosse sempre molesto e violento. L'approccio ha colori tenui; solo dopo, eventualmente, il tratto può farsi deciso e il colore acceso. L'idiosincrasia per il rumore del clacson ha a che fare con la propensione a stare "tra color che son sospesi". Sono affascinata quasi sempre dall' "altra dimensione", come, del resto, è quasi sempre "l'altro senso", quello che mi incuriosisce di più.
La realtà, invadente, costringe la ballerina che danza sulle punte, delicata, a tenere le piante dei piedi, improvvisamente pesanti, incollati alla terra ..."

Nessun commento: