Le parole per dirlo

Nelle relazioni talvolta può accadere che uno dei due si senta offeso non a giusta ragione.
La ferita brucia, brucia davvero e sul momento è più forte di tutto; poi, pian piano, ci convinciamo che un episodio isolato non può compromettere un rapporto insostituibile e il nostro cuore si riapre all’amore, ma la gioia di prima non c’è.
Fino a quel momento il pensiero dell’altro dava alla vita quel sorriso speciale che si chiama col nome dell’altro, dava ai sogni quell’immagine di fresca euforia che fa dire lì c’è lui che mi aspetta.
All’improvviso in un secondo incompreso tutto questo è distrutto.
Io non so di sicuro che cosa si debba fare in momenti del genere; so però di sicuro di che cosa ho bisogno per provarci di nuovo quando capita a me; di parole ho bisogno, di parole semplici e, per una volta, dirette a me sola – proprio come l’offesa.

A tutti voi ... con affetto

Piacere è probabilmente il miglior modo di possedere,
possedere dev'essere il peggior modo di piacere.

Quel che di più bello ...

... A Lei,
perchè anche nel giorno in cui
il deserto che continua ad avanzare
finirà per coprire ogni cosa, Lei saprà
ancora miracolosamente immaginare
un'oasi, non come approdo
definitivo, ma come punto di
partenza, nuovo.

Favola d'amore

... E i marinai, domandò lei, Non è venuto nessuno, come potete vedere, Ma li avete ingaggiati, almeno, insistette lei, Mi hanno detto che di isole sconosciute non ce ne sono più e che, anche se ci fossero, non hanno nessuna intenzione di lasciare la tranquillità delle loro case e la bella vita delle navi da crociera per imbarcarsi in avventure oceaniche, alla ricerca dell'impossibile, come se fossimo ancora al tempo del mare tenebroso, E voi, che cosa gli avete risposto, Che il mare è sempre tenebroso, E non gli avete parlato dell'isola sconosciuta, Come avrei potuto parlare di un'isola sconosciuta, se non la conosco, Ma siete sicuro che esiste, Tanto quanto è tenebroso il mare ...

... voglio trovare l'isola sconosciuta, voglio sapere chi sono quando ci sarò ... bisogna allontanarsi dall'isola per vedere l'isola ... non ci vediamo se non ci allontaniamo da noi ...
Si svegliò abbracciato alla donna delle pulizie, mentre lei lo abbracciava, confusi i corpi, confuse le cabine, non si sa se a babordo o a tribordo. Poi, poco dopo il sorgere del sole, l'uomo e la donna andarono a dipingere sulla prua dell'imbarcazione, da un lato e dall'altro, a lettere bianche, il nome che ancora bisognava dare alla caravella. Verso mezzogiorno, con la marea, L'Isola Sconosciuta prese infine il mare, alla ricerca di se stessa.

Memorie dal sottosuolo

L'uomo ama creare strade, è indiscutibile. Ma come mai ama anche alla follia la distruzione e il caos? ... Non sarà che egli ami la distruzione e il caos (e non c'è dubbio che qualche volta li ami molto) perchè teme istintivamente di raggiungere lo scopo e di terminare l'opera in costruzione?
...
magari tutto lo scopo dell'esistenza cui l'umanità aspira si racchiude nell'inestinguibilità del perseguimento dello scopo, o per dirla in altro modo, nella vita e non nello scopo, che s'intende, dev'essere nient'altro che due-per-due-quattro, cioè una formula, ma due-per-due, signori, non è già più vita, è piuttosto l'inizio della morte.

F. Dostoevskij

Il cammino fino a te

Fu lungo il mio cammino fino a te,
la vita intera quasi ti cercai
per serpeggianti avidi incontri
con altri, e tu non venivi.

E fino a dove s'apriva il tuo sguardo,
ombre attraversai e rumori sordi,
ma trapelava da me soltanto
purezza di suoni - per amor tuo.

Ogni tua carezza io piansi,
Prima che fosse nata la difesi,
e il nostro futuro incontro custodivo
con pazienza nel mio petto.

Fu lungo il mio cammino fino a te,
immensamente lungo, e quando tu davvero
finalmente davanti a me sei apparso,
ho riconosciuto te, ma me stessa a stento.

Immensi spazi avevo in me raccolto,
sconfinati aromi, timbri e desideri,
e abbracciavo ormai uno spazio così vasto
che accanto a me dovevi fermarti.

Fu lungo il mio cammino fino a te,
e ci ha unito per un incontro breve.
Sapendolo... di nuovo sceglierei
questo lungo cammino fino a te.

Blaga Dimitrova

E ti vengo a cercare

... e ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perchè mi piace ciò che pensi e che dici ...

Desertificazione

Immaginate quale può essere l'effetto di danzare, non in un teatro vuoto che potreste popolare con la vostra fantasia, ma davanti ad un pubblico della cui cecità non eravate stati informati ed accorgervi di non essere stati visti, riconosciuti.

La chiave ... di violino

Colui che domina il mondo è colui che non riesce ad averci rapporto

Marta e il cuore


"... perchè mi sembra come di vedere le stesse cose ..."

Occhi lucidi, sorriso,cuore che batte forte

"C'è qualcuno, Marta mia, che sta vivendo la tua vita,
e tu non lo sai,
la tua vera vita".